Nocara: scopri un affascinante borgo tra miti, leggende e tradizioni culinarie
Nocara, situata al confine tra la Calabria e la Lucania, sorge maestosa su una montagna che raggiunge gli 865 metri sul livello del mare. Questa posizione privilegiata regala al visitatore una vista panoramica mozzafiato sull’intera costa, distante circa 11 chilometri in linea d’aria.
Il territorio di Nocara si estende nell’entroterra dell’Alto Ionio Cosentino e abbraccia anche i maestosi massicci montuosi dell’Appennino Calabro-Lucano. Con una superficie di circa 33 chilometri quadrati immersi nel verde, questo luogo unisce in modo armonioso storia, leggenda, natura e tradizioni.
Qui, le storie tramandate spesso si allontanano dalla rigore scientifico per dare spazio allo spirito di appartenenza e all’orgoglio per le origini comunali.
Il fascino dei miti e delle leggende avvolge Nocara, che si trova al centro di numerosi racconti che ancora oggi stimolano la mente degli studiosi. Secondo la tradizione, Nocara è considerata la città natale di Ponzio Pilato, il procuratore romano responsabile della crocifissione di Cristo.
Inoltre, si narra che Nocara sia il luogo in cui Epeo e i suoi compagni fermarono e costruirono la mitica città di Lagaria. Il nome “Lagarino” dato al castello medievale, che si erge sulla sommità della collina da cui si sviluppa il paese, mantiene viva questa leggenda, nonostante diverse località si contendano la discendenza di Epeo.
Anche se non è possibile confermare con certezza la coincidenza tra Lagaria e l’attuale Nocara, diversi autori antichi e moderni attribuiscono una continuità tra i due insediamenti, testimoniando così la presenza greca nella zona.
Non possono mancare i riferimenti all’Odissea: secondo uno studioso della geografia omerica, il Piano della Noce è stato identificato come il luogo in cui si trovava la grotta del ciclope Polifemo, che tenne prigioniero Ulisse e i suoi compagni.
Le caratteristiche morfologiche del territorio fanno supporre che Nocara sia stato abitato sin dall’epoca preistorica e protostorica. Grazie alla sua posizione dominante sull’intera vallata che conduce al mare, Nocara svolgeva un ruolo importante nel controllo delle aree sottostanti. Tracce dell’occupazione ellenica sono visibili attraverso i resti di un tempio dedicato ai Dioscuri, su cui è stata successivamente costruita la cappella medievale di San Rocco.
Nelle pendici dello spartiacque su cui sorge Nocara si erge il Convento di S. Maria degli Antropici, un complesso religioso nato sulle ceneri di un luogo di culto pagano. La sua costruzione, che si è sviluppata in diverse fasi nel corso dei secoli, presenta oggi una struttura cinquecentesca. La chiesa si trova proprio sotto una grotta, all’interno della quale, secondo la tradizione, fu rinvenuta la statua della Madonna.
Un’altra testimonianza medievale, ma rimaneggiata nel XVIII secolo, è la Parrocchiale di San Nicola di Bari. All’interno di questa chiesa, in stile barocco, si possono ammirare diverse opere d’arte, tra cui preziosi manufatti in argento risalenti al XV e XVI secolo, un Ecce Homo e un raffinato busto di San Nicola.
Nocara è circondata da ampi querceti e castagneti, che abbracciano tutto il centro abitato, regalando un’atmosfera suggestiva e rigenerante.
Per gli amanti della tradizione culinaria, un evento imperdibile è la sagra del maiale, che si tiene ogni anno il 10 agosto nel centro del paese. Cinque giorni dopo, durante la festività dell’Assunzione, si celebra la Festa dell’Assunta al Santuario degli Antropici, un’occasione in cui la comunità ringrazia tradizionalmente per il raccolto dei campi.
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